da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica di Giacomo Leopardi
Con Valeria condividemmo l’esperienza di Corvi di Luna, uno spettacolo diretto da Marco Baliani nel 1989. Era un vero piacere stare insieme a giocare come dei “cinni” nell’immenso cortile, esplorare le stanze e i cunicoli dell’enorme magione abbandonata e ritrovarsi, a sera, stanchi morti a condividere ginocchia sbucciate, risate e a fare della nostra vita una magnifica avventura.
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L’arte, in tutte le sue forme, può diventare un tramite, una porta d’accesso. Valeria non si poneva limiti né davanti ai bambini né riguardo alle proposte per gli operatori che hanno frequentato Visioni in passato, e che ci auguriamo continueranno a farlo in futuro; tutto si può mettere in scena, basta una drammaturgia chiara e una sfida interessante. Detta così sembra una ricetta semplice, poi bisogna farla. Allora noi vorremmo comunque proporre una sfida ambiziosa che avremmo senza dubbi affidato a Valeria e che invece realizzeranno alcuni degli artisti con cui era solita lavorare, immaginando di averla davanti. Bambini e poesia, due universi lontani da far incontrare, senza pretese e con un patto chiaro: io, artista, ti racconto una poesia attraverso la mia arte; non m’interessa che tu, bambino o adulto, la senta recitare, ma m’interessa che tu la veda e condivida quel momento insieme a me, in ascolto e rispetto reciproco. A nostro avviso la poesia si presta a questa sfida e all’incontro, anche con i più piccoli. Perché a ciò che è poetico piace sfuggire alla comprensione, ma a volte si lascia catturare per un instante dall’arte, in tutte le sue forme. Sei poesie, sei momenti speciali interpretati da artisti nazionali e internazionali attraverso la danza, la voce, l’immagine, la musica…
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Quando eravamo fanciulli
da Discorso di un italiano intorno alla poesia romantica di Giacomo Leopardi
Con Valeria condividemmo l’esperienza di Corvi di Luna, uno spettacolo diretto da Marco Baliani nel 1989. Era un vero piacere stare insieme a giocare come dei “cinni” nell’immenso cortile, esplorare le stanze e i cunicoli dell’enorme magione abbandonata e ritrovarsi, a sera, stanchi morti a condividere ginocchia sbucciate, risate e a fare della nostra vita una magnifica avventura.
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L’arte, in tutte le sue forme, può diventare un tramite, una porta d’accesso.
Valeria non si poneva limiti né davanti ai bambini né riguardo alle proposte per gli operatori che hanno frequentato Visioni in passato, e che ci auguriamo continueranno a farlo in futuro; tutto si può mettere in scena, basta una drammaturgia chiara e una sfida interessante.
Detta così sembra una ricetta semplice, poi bisogna farla.
Allora noi vorremmo comunque proporre una sfida ambiziosa che avremmo senza dubbi affidato a Valeria e che invece realizzeranno alcuni degli artisti con cui era solita lavorare, immaginando di averla davanti.
Bambini e poesia, due universi lontani da far incontrare, senza pretese e con un patto chiaro: io, artista, ti racconto una poesia attraverso la mia arte; non m’interessa che tu, bambino o adulto, la senta recitare, ma m’interessa che tu la veda e condivida quel momento insieme a me, in ascolto e rispetto reciproco.
A nostro avviso la poesia si presta a questa sfida e all’incontro, anche con i più piccoli. Perché a ciò che è poetico piace sfuggire alla comprensione, ma a volte si lascia catturare per un instante dall’arte, in tutte le sue forme.
Sei poesie, sei momenti speciali interpretati da artisti nazionali e internazionali attraverso la danza, la voce, l’immagine, la musica…